

l’artroscopia
del ginocchio
Il tuo ortopedico può consigliarti una artroscopia di ginocchio quando una condizione dolorosa del tuo ginocchio non risponde ai trattamenti conservativi non chirurgici (riposo, antinfiammatori, fisioterapia, infiltrazioni).
Lesioni da infortunio o iperuso e la degenerazione legata all’età possono essere le principali cause di molti problemi del ginocchio.
Le più comuni procedure artroscopiche includono:
- Riparazione o rimozione di lesioni dei menischi
- Trattamento delle lesioni della cartilagine
- Riparazione/trattamento di lesioni dei legamenti
- Rimozione dei tessuti infiammati o di corpi liberi
Anatomia del ginocchio
Il tuo ginocchio è una articolazione complessa dal punto di vista anatomico e funzionale tale da consentire movimento e grande stabilità all’articolazione. E’ composto da tre strutture scheletriche: dalla parte bassa del femore, dalla parte alta della tibia e dalla rotula anteriormente.
La cartilagine ricopre le superfici articolari rendendole levigate e favorendo i movimenti del ginocchio.La superficie articolare della tibia (piatto tibiale) è contornata da una due strutture fibrose a forma di mezzaluna chiamate menischi. I menischi (interno ed esterno) fungono da guarnizione che ammortizza e stabilizza il ginocchio.
Due legamenti (legamento crociato anteriore e legamento crociato posteriore) sono alloggiati all’interno dell’articolazione del ginocchio: sono due corti e robusti cordoni fibrosi che si incrociano ad “X”, fissano femore e tibia e sono fondamentali per la stabilità del tuo ginocchio. Un insieme di legamenti periferici costituisce invece la capsula, rivestita all’interno da una membrana chiamata sinovia che produce il liquido di lubrificazione dell’articolazione.
Due robusti tendini (tendine quadricipitale e rotuleo) anteriormente stabilizzano la rotula e consentono i movimenti.




La fase pre-operatoria
E’ importante che il tuo ortopedico venga informato sul tuo stato di salute generale e sulla eventuale assunzione di farmaci. Alcuni di questi potrebbero essere sospesi diversi giorni prima dell’intervento; Porta con te la lista completa dei farmaci che assumi. E’ inoltre fondamentale comunicare se risulti allergico a farmaci.
Gli esami del sangue, la visita cardiologica completata da elettrocardiogramma, la radiografia del torace e il consulto con l’anestesista sono tappe fondamentali per la preparazione all’intervento. Una valutazione più estesa potrebbe essere necessaria prima della chirurgia in caso di patologie pre-esistenti.
Verrai contattato dalla clinica in cui si effettuerà la chirurgia al fine di programmare tutti gli esami preoperatori (preospedalizzazione) e ti saranno fornite informazioni e dettagli sull’accettazione e il ricovero e circa l’astensione da cibo e acqua prima dell’intervento. Dovrai procurarti al momento del ricovero un paio di bastoni canadesi.
L’anestesista ti parlerà delle diverse opzioni di anestesia. L’artroscopia di ginocchio è comunemente eseguita attraverso anestesia locale o regionale.
– con l’anestesia locale viene addormentato solo il ginocchio attraverso iniezioni di anestetico all’interno dell’articolazione e sui punti di accesso utilizzati dal tuo chirurgo;
– con l’anestesia regionale viene addormentato l’arto da operare attraverso iniezioni di anestetico a livello vertebrale oppure alla base della coscia, sul gluteo e all’inguine; a questo livello sono presenti i nervi che controllano la mobilità e la sensibilità.
L’anestesia regionale ha il vantaggio aggiunto di controllare il dolore, non solo durante l’artroscopia, ma anche nel post-operatorio per alcune ore. In alcuni casi viene eseguita in combinazione una sedazione perché per alcuni pazienti risulta difficile mantenere la stessa posizione per l’intera durata dell’artroscopia.
Molte artroscopie durano meno di mezz’ora, tuttavia la durata dell’intervento dipende da ciò che il chirurgo evidenzia e ripara durante la procedura; in caso di ricostruzione di legamenti la durata dell’intervento è di circa 1 ora.
Procedura
Il tuo chirurgo praticherà una piccola incisione anteriormente al ginocchio (delle dimensioni di un’asola) per introdurre l’artroscopio.
Attraverso l’artroscopio penetra del liquido sterile che distende l’articolazione e controlla il sanguinamento; questo consente al tuo chirurgo di avere una visione del tuo ginocchio e delle lesioni da curare.
Una volta individuato chiaramente il problema, il chirurgo introduce gli strumenti per eseguire la procedura praticando una o due piccole incisioni separate. Una incisione poco più ampia è utilizzata in caso di ricostruzione dei legamenti oppure per interventi sulla cartilagine.
Alla fine dell’artroscopia il tuo chirurgo suturerà le incisioni, apporrà una medicazione e confezionerà un bendaggio imbottito.
Patologia
dei menischi
I menischi sono importanti strutture del ginocchio di forma semilunare costituite da fibrocartilagine collocate tra femore e tibia che hanno la funzione di ammortizzare e stabilizzare l’articolazione. Ciascun ginocchio è dotato di un menisco interno e uno esterno.
Tali strutture possono riportare rotture più o meno estese a seguito di traumatismi di diversa natura oppure per sollecitazioni ripetute che generano lesioni su base degenerativa.
Il tuo chirurgo ortopedico potrà consigliarti l’intervento in base al tipo e all’estensione della rottura, al verificarsi di blocchi articolari o altre alterazioni meccaniche del ginocchio.
L’obiettivo della moderna chirurgia delle lesioni meniscali è focalizzato sulla risoluzione della sintomatologia dolorosa e/o funzionale attraverso procedure sempre più conservative.
In tale direzione, l’affinarsi delle tecniche e l’evoluzione degli strumenti di artroscopia hanno permesso di intervenire asportando in maniera selettiva la sola parte lesionata del menisco preservando il tessuto sano residuo (meniscectomia selettiva) oppure, in casi selezionati, di ripararne la struttura (sutura meniscale).
ricostruzione del legamento
crociato anteriore
I legamenti crociati del ginocchio connettono le estremità ossee del femore distale e della tibia prossimale costituenti l’articolazione del ginocchio svolgendo una funzione di stabilizzazione.
Il legamento crociato anteriore (LCA) è un fondamentale stabilizzatore del ginocchio che partecipa al tempo stesso al controllo del movimento articolare. A seguito di un trauma distorsivo o in iper-estensione può verificarsi la rottura del LCA.
Il più frequente meccanismo traumatico e lesivo del legamento crociato anteriore (LCA) è rappresentato da un movimento improvviso di rotazione; come avviene ad esempio in un repentino cambio di direzione.
La rottura del LCA può essere isolata o associata a lesioni di altre strutture del ginocchio; ovvero dei menischi, della cartilagine articolare o di altri legamenti.
Viceversa la perdita della stabilità articolare conseguente alla lesione del LCA può causare danni ad altre strutture articolari a causa dei cedimenti articolari derivanti dalla perdita del legamento. Tali lesioni, sono tanto più gravi quanto più la lesione legamentosa è datata.
Infatti, il legamento lesionato perde la sua funzione di stabilizzazione ed il ginocchio potrà essere più predisposto a subire traumi distorsivi, episodi di instabilità. Questo avviene principalmente durante l’attività sportiva o lavorativa; tuttavia, le distorsioni potranno manifestarsi anche nella normale attività giornaliera per motivi banali.
La diagnosi di rottura del LCA avviene attraverso la combinazione dei risultati degli esami strumentali (Risonanza Magnetica Nucleare) e dei test clinici specifici.
La necessità di eseguire un intervento di ricostruzione del LCA deve essere valutata assieme al chirurgo ortopedico prendendo in considerazione molteplici fattori, quali l’età, l’attività lavorativa e sportiva, le richieste funzionali e le condizioni del ginocchio.
Il trattamento di scelta della rottura del LCA nei soggetti che desiderano ritornare all’attività sportiva o che sperimentano instabilità ricorrente è rappresentato dalla chirurgia. Un LCA rotto non ha possibilità di guarigione e per il ripristino della stabilità del ginocchio può rendersi necessario un intervento di ricostruzione legamentosa.
Per la procedura chirurgica viene impiegato un tendine che va a vicariare la funzione del legamento lesionato; usualmente sono utilizzati i tendini dei muscoli flessori semitendinoso e gracile oppure una porzione del tendine rotuleo.
L’intervento è eseguito con tecnica artroscopica, che consente:
- una ottimale visualizzazione delle strutture articolari che possono essere trattate contestualmente;
- una netta riduzione del dolore e della rigidità articolare nel post-operatorio;
- minori aderenze articolari e piccole cicatrici cutanee.
Gli obiettivi dell’intervento sono il ripristino di un grado di movimento pressoché completo e della stabilità del ginocchio compromessa con l’infortunio, e dunque un precoce ritorno all’attività professionale e sportiva.
La ricerca della tecnica ottimale di ricostruzione del LCA rappresenta ha come obiettivo primario le elevate prestazioni funzionali dei pazienti.
Il rispetto di regole ben precise nella procedura chirurgica consente di ottenere ricostruzioni legamentose sempre più anatomiche a garanzia della maggiore stabilità articolare possibile.




Post-operatorio
Dopo essere stato monitorato dall’anestesista per qualche minuto, potrai ritornare in reparto dove sarai seguito dagli infermieri che, se necessario, ti forniranno farmaci per il dolore.
Le artroscopie di ginocchio sono eseguite generalmente in day-hospital; potrai ovvero ritornare a casa dopo alcune ore dall’intervento.
In caso di artroscopie più complesse, come nella ricostruzione del legamento crociato, può essere necessaria una notte di degenza; è il periodo necessario per controllare la ripresa della sensibilità e della mobilità dell’arto, per la corretta gestione del dolore e della terapia antibiotica.
Alla dimissione, avrai bisogno di qualcuno che ti conduca a casa e che possa assisterti per almeno la prima notte.
A casa
Sebbene il recupero dopo artroscopia di ginocchio sia piuttosto rapido, occorrono diverse settimane per una buona ripresa. Potrai aspettarti dolore o discomfort del tuo ginocchio nella prima settimana; ti verranno prescritti farmaci per il dolore da assumere quotidianamente e altri da assumere in caso di dolore più intenso.
Nelle prime settimane il tuo ginocchio tenderà a gonfiarsi, sarà utile applicare del ghiaccio più volte durante la giornata e mantenere sollevato l’arto il più possibile.
Ti sarà prescritta inoltre una terapia di prevenzione della trombosi venosa; dovrai effettuare un ciclo di iniezioni sottocutanee con modalità specificate dal tuo ortopedico alla dimissione.
Il tuo ortopedico ti fornirà indicazioni sui tempi per le medicazioni e la rimozione punti, sull’impiego delle stampelle e la quota di carico che potrai mettere sull’arto operato in relazione alle problematiche trattate durante l’artroscopia.
Il tuo ortopedico ti darà informazioni circa la ripresa della guida che tendenzialmente avviene a circa 3 settimane dall’artroscopia.
RECUPERO E
RIABILITAZIONE
La riabilitazione gioca un ruolo fondamentale per il ritorno alle attività quotidiane. Un accurato programma di esercizi è necessario per il recupero della mobilità e della forza del tuo ginocchio.
Il tuo chirurgo svilupperà un programma dettagliato in relazione alla patologia riscontrata e trattata. Verrai affidato ad un fisioterapista specializzato, ma il tuo impegno nella riabilitazione è fondamentale per ottenere i risultati dalla chirurgia.
RISULTATI A LUNGO TERMINE
Poiché diverse sono le condizioni generali e specifiche del ginocchio di ogni singolo paziente, diversificati saranno i tempi di recupero completo per ognuno. Il recupero sarà più lungo in caso di procedure artroscopiche più lunghe ed elaborate, come nel caso di ricostruzione del legamento crociato anteriore.
Il recupero definitivo della forza e della mobilità richiede alcuni mesi. Nonostante sia un processo lungo, le indicazioni del tuo chirurgo ed un corretto programma di riabilitazione sono fondamentali per un risultato ottimale.